17.Quattro colombe volano verso l'alto e ritornano.
Portano ferite le loro quattro ombre ( Garcia Lorca)
Era così miracolosamente vitale
con tutte le sue macerie e le irrealtà
con tutte le sue macerie e le irrealtà
con quel sottile disagio esistenziale
quell’impalpabile senso di inadeguatezza
che la rendeva così misteriosa e vulnerabile
era così sensibile e complicata, così imprevedibile!
che la rendeva così misteriosa e vulnerabile
era così sensibile e complicata, così imprevedibile!
Anche nel momento della disperazione
emanava una calma miracolosa
che la rendeva inattaccabile
perfino al male che la consumava
giorno dopo giorno, ora dopo ora,
madre per la befana non ci sarò più,
disse, e poi aiutò il marito a mettere in ordine
la casa per quando sarebbe partita per sempre.
Il cancro la divorava , la morte era in arrivo,
Il cancro la divorava , la morte era in arrivo,
ed era lei a rincuorare tutti: dovete rassegnarvi
e non abbiate vergogna di sorprendervi a dire una preghiera,
può darsi che ne abbia bisogno
là in quelle sponde dove andrò , in quei strani giardini,
in quegli alberghi infiniti così pieni di mistero
morì come aveva profetizzato
il giorno della befana
ed ora sono dieci anni
che dorme nel cuore della terra
ogni anno, di questi giorni,
lungo la strada di Taviano
quattro colombe bianche
volano alte nel cielo
e tornano con quattro
ombre ferite
e una preghiera.
18.I poeti sono soli col linguaggio.
Ma è anche solo il linguaggio che li salva.
ci sono dolori che non hanno tempo
immobili enormi mille volte più forti
immobili enormi mille volte più forti
della nostra capacità di soffrire
mille volte più forti
mille volte più forti
della nostra capacità di sopportrali
dolori che restano lì,
dolori che restano lì,
inesorabili come pugnali nel cuore
dolori che non danno tregua
che ogni giorno si svegliano
dolori che non danno tregua
che ogni giorno si svegliano
quando noi ci svegliamo
e che di notte non ti fanno dormire
vengono vinti soltanto dalla necessità
e che di notte non ti fanno dormire
vengono vinti soltanto dalla necessità
fisiologica del sonno, ma non del tutto
perché il dolore non dorme mai
perché il dolore non dorme mai
e spesso s’impossessa dei sogni
e li trasforma in incubi a volte
e li trasforma in incubi a volte
e a volte in inganni
bellissimi dolcissimi inganni
bellissimi dolcissimi inganni
che si svelano ogni mattina
e ci trafiggono ancora e ancora e ancora
questo è il dolore per la morte di un figlio
e non è vero che queste grandi disgrazie uniscono
è tutto il contrario
ti lasciano solo e disperato ,
e ci trafiggono ancora e ancora e ancora
questo è il dolore per la morte di un figlio
e non è vero che queste grandi disgrazie uniscono
è tutto il contrario
ti lasciano solo e disperato ,
ti allontanano a distanze siderali
quelle ferite scompaiono solo con la morte
quelle ferite scompaiono solo con la morte
la sofferenza ha un valore
il dolore ha un costo
I poeti hanno solo parole
per fingere il dolore
e lo fingono così bene
da sentirlo davvero il dolore
e alla fine è il linguaggio che li salva.
19. I vecchi non sanno che piangere
la vecchiaia ha una sua dignità
e una sua memoria
che non puoi barattare con una mazurca
la vecchiaia non bisogna accettarla
bisogna conquistarla
bisogna conquistarla
e poi c'è la domanda finale, da un milione di dollari:
e se dio ci giocasse a dadi con l’universo?
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