AGATA
(quasi un poemetto)
1.
Le sue torri erano piene d' angeli invisibili
che circolavano torno torno alle mura
Questa e' la citta' del sacrificio
dove il sangue scorre precipitoso
(quasi un poemetto)
1.
Le sue torri erano piene d' angeli invisibili
che circolavano torno torno alle mura
Questa e' la citta' del sacrificio
dove il sangue scorre precipitoso
verso la morte.
E tu sei la mia Beatrice celeste, disse Lui.
E Agata :- Mi hai baciata in tutti i luoghi del mondo
ma non mi ha mai baciato entro lu mare .
E tu sei la mia Beatrice celeste, disse Lui.
E Agata :- Mi hai baciata in tutti i luoghi del mondo
ma non mi ha mai baciato entro lu mare .
Percete?
Te face schifo baciarmi intra lu mare?
Ed ecco che il mare si protese subito verso di lei.
E anche il vento l'abbracciò tutta .
Poi presero tutti e due a urlare
Ed ecco che il mare si protese subito verso di lei.
E anche il vento l'abbracciò tutta .
Poi presero tutti e due a urlare
e gettarsi contro la sua stanza
Lei odorava di sole di onde ,
Lei odorava di sole di onde ,
di cielo , di vento aperto
si lasciava invadere
si lasciava invadere
e volava come un gabbiano ferito:
"le mie ferite sono antiche
"le mie ferite sono antiche
e non mi fanno piu' male"
2.
Aveva cambiato anche la voce
Aveva cambiato anche la voce
volando volando
ma venne il giorno che non volò più .
E allora Agata morì
ma venne il giorno che non volò più .
E allora Agata morì
morì quietamente
e sembrava una dormiente.
Ed ecco la lunga teoria delle prefiche
ruotare nella corte Raggi
Ed ecco la lunga teoria delle prefiche
ruotare nella corte Raggi
e intonare il pianto greco
e venne il mercante con la doppia asta
e venne il mercante con la doppia asta
e il pirata cieco da un occhio
avanzando sotto la nebbia marrone
della prima alba d'inverno
la città s’i fermò, era irreale
3.
Scusate , ma nunn’ era d’autunno
quannu morse l’Agata noscia?
si chiedeva la gente per via
riversandosi in massa
della prima alba d'inverno
la città s’i fermò, era irreale
3.
Scusate , ma nunn’ era d’autunno
quannu morse l’Agata noscia?
si chiedeva la gente per via
riversandosi in massa
nelle strade bianche
confondendosi con le capre
sulle soglie delle case.
Ma sai le mezze stagioni
confondendosi con le capre
sulle soglie delle case.
Ma sai le mezze stagioni
non esistono più
e poi la barca vae e vae
e poi la barca vae e vae
e nnu torna chiui
alla spiaggia…
E ognuno rimane fisso
con gli occhi davanti
alla spiaggia…
E ognuno rimane fisso
con gli occhi davanti
ai suoi piedi smisurati
Ogni piede è una barca senza remi
( sì, perché la povera Agata
ciàveva er quarantadue pieno.
pur dichiarando il trentasette)
i capelli di Agata guizzano
come punte di fuoco
Ogni piede è una barca senza remi
( sì, perché la povera Agata
ciàveva er quarantadue pieno.
pur dichiarando il trentasette)
i capelli di Agata guizzano
come punte di fuoco
e dai suoi capelli nascono nottole
e s'accendon gli occhi
tondi e neri delle nottole
e s'accendon gli occhi
tondi e neri delle nottole
che volano stridendo
in modo satanico.
Tornatevene alla grotta
in modo satanico.
Tornatevene alla grotta
delle Zinzuluse,
gridano le prefiche.
4
Ma nunn' era ‘na santa, Agata?
Il Vernole dice di sì,
Ma nunn' era ‘na santa, Agata?
Il Vernole dice di sì,
dice che avevano trovato la sua mammella
alla Purità
una spiaggia piena di spume e ossi di seppia.
La mammella tagliata di netto,
una spiaggia piena di spume e ossi di seppia.
La mammella tagliata di netto,
e un quaderno giallo.
Aperto. Coi fogli svolazzanti.
Aperto. Coi fogli svolazzanti.
Su cui c’era scritto il nulla.
Seguivano cupi silenzi
la gente fissava il quadrato di cielo
e i giardini di limoni ghiacciati nell'agonia
di quei luoghi pietrosi
Clamore e compianto dalla prigione
Seguivano cupi silenzi
la gente fissava il quadrato di cielo
e i giardini di limoni ghiacciati nell'agonia
di quei luoghi pietrosi
Clamore e compianto dalla prigione
di San Francesco
e dal palazzo del Governatore
e dal palazzo del Governatore
dove echeggiava ancora il grido
e il dolore e lo schiantodel padre :
e il dolore e lo schiantodel padre :
quel cadavere l'anno scorso
l'avevano piantato nel mio giardino ,
sotto i limoni, e ora comincia a germogliare
è un cadavere fiorito
diventerà alto quanto il cielo
l'avevano piantato nel mio giardino ,
sotto i limoni, e ora comincia a germogliare
è un cadavere fiorito
diventerà alto quanto il cielo
(nell’aria , che odore di mimose!)
non sentite che odore nell'aria?
non sentite che odore nell'aria?
5.
Fu allora che venne il santo bevitore
come sempre ubriaco
Stava dietro le nubi e le acque a cascate.
Venne e disse mostrando
l’urna di cristallo: qui non c'ete acqua ,
ma solo mieru
bisogna trovarlo.
Ceccazzodisci, messapo?
disse il Tarentino spartano.
Ceccazzo bisogna trovare?
Fu allora che venne il santo bevitore
come sempre ubriaco
Stava dietro le nubi e le acque a cascate.
Venne e disse mostrando
l’urna di cristallo: qui non c'ete acqua ,
ma solo mieru
bisogna trovarlo.
Ceccazzodisci, messapo?
disse il Tarentino spartano.
Ceccazzo bisogna trovare?
Vino!, dico vino
dico vino santo , disse il santo
E andarono a svegliare i bottai fannulloni
perchè tirassero fuori il vino buono
quello che sta nelle botti di rovere
per festeggiare la morta
Nel mentre sbarcarono
i naufraghi e approdarono sulle Uccolette
- qui non c'e' strada ma solo sabbia
se noi avessimo acqua potremmo bere
ma ci son solo rocce senz’ acquadove
non si puo ' sostare ne' pensare
dico vino santo , disse il santo
E andarono a svegliare i bottai fannulloni
perchè tirassero fuori il vino buono
quello che sta nelle botti di rovere
per festeggiare la morta
Nel mentre sbarcarono
i naufraghi e approdarono sulle Uccolette
- qui non c'e' strada ma solo sabbia
se noi avessimo acqua potremmo bere
ma ci son solo rocce senz’ acquadove
non si puo ' sostare ne' pensare
e rombi e granchi di rive lunari
6.
Guardala quant'è bella, la mia Agata
6.
Guardala quant'è bella, la mia Agata
e' come la mia terra
e' bella d'uomini e di mare
di martirio e figure di pietra
e venne un sole di salnitro e grigio
di maestrale ancora pieno di bandiere stinte
i gabbiani si davano la mano
i gabbiani si davano la mano
e le bandiere sventolavano sotto l'arco giallo
e c’era una casa nel mare, con la barche e la luna
e le barche nude che pregavano in silenzio.
e le barche nude che pregavano in silenzio.
7
Pregano la povera Agata , disse Irene la leccese.
Fino ad allora ci eravamo guardati in silenzio ,
Irene ed io come se fossimo stati pietre o alberi
Irene ed io come se fossimo stati pietre o alberi
di piazza Sant'Oronzo
Eravamo morti
ma ecco che i capelli di Agata
cominciano a crescere
e crescere sotto il velo nero
crescono ancora alla luce nuova
E di luce scintillano
cominciano a crescere
e crescere sotto il velo nero
crescono ancora alla luce nuova
E di luce scintillano
balenano come acciaio azzurro
ecco rifrangere la lama dei nostri occhi
che ci accieca
che ci accieca
ci colpisce in fronte come piuma di fuoco
mi e' parso che il cielo si aprisse
mi e' parso che il cielo si aprisse
in tutta la sua larghezza
per lasciar piovere pietre e frecce
e torri sul mare
pimpinnacoli di gloria sulle vecchie mura di Gallipoli
Alè , alè, morte all’ammiraglio Marcello!
Avevo distrutto l'equilibrio del giorno
pimpinnacoli di gloria sulle vecchie mura di Gallipoli
Alè , alè, morte all’ammiraglio Marcello!
Avevo distrutto l'equilibrio del giorno
e anche Barbara l'ebrea dai capelli ricci e nerissimi
che stava con me alla Giudecca
che stava con me alla Giudecca
tra nastri antichi merletti e pietre nude, disse
ch’era straordinario far l’amore nel silenzio
e s’adagiò sulla riva di una scogliera deserta
dove non eravamo mai stati
ch’era straordinario far l’amore nel silenzio
e s’adagiò sulla riva di una scogliera deserta
dove non eravamo mai stati
e si tolse l'ultima veste.
Già , già , ma con tutte queste pietre
come facciamo a far l’amore?
Queste lisce pietre nere , disse Irene ,
sembrano siano nate stanotte
Già , già , ma con tutte queste pietre
come facciamo a far l’amore?
Queste lisce pietre nere , disse Irene ,
sembrano siano nate stanotte
e sudano dolore
sono pietre miserabilisono
pietre del sud
pietre terroniche
pietre terroniche
tra le piante di tabacco
che hanno visto sorgere dalla loro oscurita'
che hanno visto sorgere dalla loro oscurita'
il volto divino di Agata
e questo volto che vi si chiede di vedere
nevvero?
in fondo che vi costa?
pochi centesimi e vi portate a casa
una cartolina che è la fin du monde
una cartolina che è la fin du monde
Ma noi veramente più che il volto
vorremmo la mammella
la sacra mammella.
8.
Entrava un odore di notte
e di fiori
ogni oggetto
ogni angolo
tutte le curve
si disegnavano
si disegnavano
con una purezza
che feriva lo sguardo di Irene
era un lume senza splendore
in mezzo a un nido di rughe
in mezzo a un nido di rughe
il cielo era pieno di macchie rosse
9
Incendi e delitti
erano le nubi congiunte tra loro
da certi angoli e da certi piani
era la bellezza del tramonto
di Michele il nassaro
era il vento che ora passava
erano le nubi congiunte tra loro
da certi angoli e da certi piani
era la bellezza del tramonto
di Michele il nassaro
era il vento che ora passava
dietro la luce del faro
e portava con se il profumo della notte
e i lampi
una vernice d'acqua era sul viso di Irenela
una vernice d'acqua era sul viso di Irenela
terra color sangue
che rotolava sulle bare del sud
la carne bianca delle radici
un nido di luci e pampascioni
e gli scapeciari con i grandi otri gialli
il cielo era puro ma senza splendore
sopra i fichi d’india
il cielo era puro ma senza splendore
sopra i fichi d’india
hanno fatto impallidire le prime stelle
che sorgevano nella notte
che sorgevano nella notte
il gemito e' salito lentamente
come un fiore nato dal silenzio
come un fiore nato dal silenzio
fu sempre suo il mare
quando i suoi occhi videro il mare
le grandi acque già lo avevano anelatoe posseduto
10.
replay
Lei odorava di sole
di onde di cielo di vento aperto
si lasciava invadere e volava
come un gabbiano ferito:
"le mie ferite sono antiche
e non mi fanno più male"
la terra color del sangue rotolava sulle bare
degli ottocento martiri
ma nessuno se ne accorgeva.
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