sabato 15 novembre 2008

Terra lieve che di colpo si fa pietra






1.Terra lieve che di colpo si fa pietra
Pietra aguzza nera con linee aspre
Aspri fiori gialli spinosi carichi di sole
Sole pietra implacabile ed estrema
Ti lacera un grido ad un tratto
Mentre una raffica di siepe uccide
Una notte tessuta di silenzio
Logica che si frantuma davanti al mistero…

2.Ma se svolti l’angolo ecco il mare
E l’improvviso mutare delle cose
Occhi di mare nei cortili dei gerani
Tra le mani maschie che strappano vesti
Di fanciulle vestite di lava e di fuoco
Strade di occhi che non ti lasciano mai
Cieli tra muri chiusi che respirano a fatica

3.Il sesso spinge
Il sesso opprime
Il sesso è un velo nero sotto il sole
Il ficodindia spinoso che nel fondo
è dolce morbido alla fine senza difese
E’ l’omertà degli arabi
Che lega avvinghia abbraccia
Ghermisce soffoca uccide




4.Qui veniva Cristo coi dodici
Veniva con la sua barba bionda
A spezzare il pane e contare parabole
Sotto gli ulivi saraceni
C’è ancora la sua luce
Non distruggete questa luce
Geometria dell’esistere

5.Funerale di colpe antiche
Qui tutto è di passaggio
Viene va muore e rinasce
Radici aeree e luoghi lontani
Nostalgia che batte nel sangue notturno
Tutto è provvisorio
Tutto è in fuga
L’olivo saraceno si contorce al sole
Freme al vento con nodi antichi
Per dare tutto di sé
Il Ficus dell’india
Che si chiude nella sua dignità

6.Le gelosie dei balconi in ferro
E delle finestre scolorite
Ridono di te
Ridono di te
Occhi incupiti dalla cenere
Fuoco di rabbia nel sangue
Il sangue diventa lava
Carciofi violacei
Con spine lance contro il cielo
Grovigli di ferocia
Primo grido offeso
Uncino con strappi di maglie nella rete
Polvere dell’esistere sospeso
Forse perché in certe ore
In certe ore
Verso l’ultimo lido c’è solitudine
La solitudine fila verso il mare
Verso il mare
Verso asciutte sfere di luce

7.Il cielo chiaro
Il sole pietra
La Madonna nera
Con le mani e le lacrime di cera
E le madri madonne
Madri imploranti
Sotto quel cielo




8.Nausea viscida
Nausea all’alba
Ritorno al grigio
Al grigio grigio
Per spegnere il candore dei fiori
Annullare il barocco che opprime
Le curve che si muovono
La pietra ineguale
I balconi giardini chiese palazzi
Le curve celesti dell’orizzonte
I peccati della carne
L’ odore di carne e di cera
I garofani e le colonne tortili
Baldacchini di opulenza
Polvere del tempo


9. Noi siamo antichi
Noi siamo nodi antichi
Le mammelle delle zitelle fatte d’autunno
E le primavere tra le cosce delle ragazzine
I sogni verginali sospesi a un niente
Il tesoro della purezza che si sgretola
Ad un ricamare di corredo
La dote amara delle zitelle
Dalle mammelle avvizzite
La vita se ne va
La vita se ne va
La vita se ne va

10.Onde incupite
Luna d’infanzia
Lunghe malinconie
Il lento ritmo del tempo
Strade piene di cielo
Suono-nenia e la nostalgia dell’oriente
Filare circolarmente ad est
Verso est
Mare sottovento
Mare che strabocca
Furore di bandiere
Sui bastioni
Della terra d’Otranto

11.Per investire nell’essere
Bisogna Raspare il cuore
Il cuore
Il cuore


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